Grafologia e limite. Laddove per comprendere l’innamoramento ho osservato che è utile considerare le indicazioni positive dei segni grafologici presenti nelle scritture dei partner, riguardo la crisi è invece importante riflettere sulle indicazioni negative di quegli stessi segni che sono stati alla base dell’innamoramento. In altri termini, i segni grafologici sono sempre gli stessi, ma è mutato il quadro interpretativo della loro percezione. Laddove vi sia invece buona maturità nella coppia, è presente la possibilità che le percezioni rispettive dei partner non oscillino drammaticamente dall’idealizzazione alla svalutazione. È il caso, ad esempio, di grafie caratterizzate da segni grafologici quali Triplice larghezza equilibrata, Disuguale metodico, Accurata spontanea, Sinuosa, per i quali la positività delle indicazioni la fa da padrona su quelle eventualmente negative. Considerando che l’innamoramento vive comunque un declino fisiologico, ciò inevitabilmente ha ripercussioni in ogni rapporto, anche in quelli più equilibrati. E allora che fare? Qui sottolineo come tema determinante il divenire della coppia, filo conduttore di quanto trattato. È sempre questione di limite e di relazione che ciascuno pone in atto con esso. Che la vita sia mera combinazione chimica per l’ateo, o dono di Dio per chi prova il sentimento religioso, fatto sta che siamo dati a noi stessi (Guardini, 1993). È solo accettando se stessi, vale a dire soprattutto i propri limiti, anch’essi potenzialità, che si può fare altrettanto con l’altro. È questa la condizione per aprire le porte per la terza e possibile fase della coppia: l’amore.
Riferimenti bibliografici.
GUARDINI R. (1993), Accettare se stessi, Morcelliana, Brescia.